Souvenirs : perché piacciono tanto ai turisti?

14 Maggio 2020 0 Di Simona Russo
Souvenirs : perché piacciono tanto ai turisti?

Uno degli aspetti piu’ importanti è dettato dal fatto che riescono a evocare bellissimi e indimenticabili ricordi. Si comprano quando si passano dei bei momenti soprattutto lontano dalla monotonia della vita quotidiana. Poi guardandoli a casa come soprammobili si ripensa felici e soddisfatti ai bei momenti.

La paura che il tempo possa cancellare o sbiadire la memoria di QUELL’ESPERIENZA

ha fatto si che in noi nascesse un vero e proprio bisogno, quello di fotografare, filmare e scrivere ma anche di portare a casa con noi qualcosa di particolare e riconducibile direttamente all’esperienza che abbiamo vissuto di quel posto. Per molti un souvenir puo’ significare tanto per altri nulla. Addirittura secondo l’antropologo Duccio Canestrini comprare un souvenir sembra essere un rito tranquillizzante. Eppure e’ vero devo ammettere che tante volte mi sono chiesta quali fossero le motivazioni esatte e quali fossero gli aspetti di un gesto che possa sembrare a prima percezione banale, automatico o addirittura scontato arrivando poi a capire e a riflettere che questo esserino sotto forma di oggetto racchiude un’infinità di significati un po’ come puo’ essere la scatola deposta in cantina con dentro i ricordi di una vita.

Del resto si sa che in viaggio è capitato e capita a tutti, di vedere negozi che vendono i soliti souvenirs inutili, di quelli che hanno ben poco a che fare con il luogo che stiamo visitando cosi’ in questo modo ci troviamo ad evitare di comprare l’ennesima calamita o portachiavi perché quello che cerchiamo è un ricordo autentico, che riflette la cultura e la storia di quel luogo a tal ragione ecco perché fra gli oggetti piu’ desiderati e ricercati, cio’ che cattura i nostri occhi suscitandone forti emozioni, sono quegli oggetti che vengono costruiti con le nostre mani e da dove ne deriva la popolarità, intesi come oggetti artistici , artigianali, addirittura si pensa anche ai mobili fatti in casa. Da qui viene spiegato il vero perché del souvenirs che piace tanto ai turisti : è incredibile ma vero, come un’oggetto riesca a mantenere un legame con il luogo che si è visitato testimoniandone la vittoria del turista ovvero quella possibilità che ha avuto di viaggiare, di essersi divertito tornando a casa sano e salvo rincontrando la propria famiglia e i propri amici. Insomma veri e propri oggetti che si usano, che si consumano ma che non vanno buttati… d’altronde un ricordo e/o un’emozione non va gettata via.

Un vero e proprio ritorno all’essenziale, a quei valori, a quei ricordi di quel viaggio lontano che ci ha permesso di staccarci dalla realtà quotidiana per andare alla scoperta di qualcosa di nuovo, di luoghi e cose che grazie ai souvenirs nel tempo si, diventeranno sempre piu’ parte di noi.

Non si ricordano i giorni, ma si ricordano gli attimi.” (Cesare Pavese)

Simona Russo

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