Luoghi misteriosi e strane creature : un viaggio tra leggende e curiosità

19 Maggio 2020 0 Di Simona Russo
Luoghi misteriosi e strane creature : un viaggio tra leggende e curiosità

Ma perché ci incuriosiscono cosi’ tanto?

Mi piace pensare tutto questo come : “UNA COMUNICAZIONE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO.” Una ricostruzione in cui fantastico e reale , divino e umano si incontrano e si uniscono tra loro capaci di ricostruire la storia dell’uomo mescolando conoscenza e mistero.

E’ un concetto molto semplice : credo che esistono davvero delle affinità per ogni narrazione. La gente ha bisogno dei racconti perché è chiaro che ogni storia ci fa ridere, piangere, addirittura alcune volte ci lasciano pure sgomenti, altre volte ci portano in mondi dove solo i sognatori hanno avuto accesso.

Che sensazione ci da restare totalmente intrappolati nella storia che sentiamo sulla nostra pelle e nelle emozioni dei protagonisti, quasi come se fossimo noi a vivere le vicende narrate?

E’ davvero incredibile come attraverso l‘immedesimazione nei personaggi delle storie che leggiamo o che semplicemente ascoltiamo raccontare riusciamo a catapultarci totalmente …in un’altra realtà.

Quando ci offendiamo ci immedesimiamo nei nostri pensieri come al cinema quando ci immedesimiamo nel film: reagiamo ai pensieri come se fossero realtà questo spiega come anche per le leggende ci immedesimiamo sentendoci attratti come delle calamite perché sono un modo per capire noi stessi.

Al termine “leggenda” ho sempre attribuito questo significato : “cose che devono essere lette, che sono degne di essere lette”.

Sappiamo bene che non si viaggia solo per scoprire i monumenti, fotografarli, portarli a casa e tenerli conservati attraverso un ricordo in foto ma anche e soprattutto per scoprire e conoscere il vero perchè di quel monumento, del perchè fu stato creato e soprattutto da chi fu creato.

Questo mi porta a pensare che, alla leggenda, nel corso degli anni non gli è stato attribuito solo il significato religioso (le vite dei santi e i loro miracoli) o di racconti legati all’origine di cerimonie, feste o tradizioni, negli ultimi anni la parola ha assunto un significato molto più esteso: quello di racconto popolare che trasforma con la fantasia alcuni elementi della realtà, conosciuti meglio come mito, favola e fiaba.

Questi tre come anche le leggende popolari sono storie molto antiche e fanno parte del patrimonio culturale di tutte le società e questo estremo bisogno di scoprirle e conoscerle deriva, in un certo senso dal bisogno naturale degli uomini di capire la realtà circostante e dal desiderio di tramandare il sapere alle generazioni successive.

Di leggende ne abbiamo quante ne vogliamo. In ogni monumento e luogo vi è nascosto un perché vestito di sfumature e andarlo a scoprire non puo’ far altro che portarci alla vera fonte in cui ha avuto origine.

Un esempio pratico è dato dalle leggende che si riferiscono alle usanze diffuse in una regione e spiegano l’origine di feste, di riti, di costumi, di ricette, altre ancora da quelle che sono legate al paesaggio e narrano storie che mescolano realtà e fantasia esaltandone uno o piu’ personaggi che hanno avuto un ruolo importante nella storia del luogo.

Parole, gesti o disegni il nostro cervello focalizza meglio i personaggi concentrandosi poi sui pensieri e sulle sensazioni del protagonista della storia, di cui protagonista è anche e soprattutto l’ascolto di quel racconto immaginario che è capace di produrre idee, pensieri, immagini e rappresentazioni che non esistono nella realtà ma bensi’ nei nostri sensi che percepiscono tali sensazioni.

Ecco che in questo modo QUELL’IMMAGINAZIONE che tanto ci affascina si trasforma in realtà.

Il costante bisogno di conoscere, attraverso le storie, le vite e i sentimenti di persone vicine o lontane dal nostro mondo, lo definirei come un vero e proprio meccanismo quasi di “sopravvivenza.” per chi attraverso gli incontri dettati dalle letture e dai racconti riesce ad avventarsi in mondi lontani seppur vicini tra noi.

Simona Russo

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